L’Associazione Cineforum Domodossola festeggia
quest’anno il ventesimo anno di fondazione.
La prima stagione che organizzammo fu infatti quella del 1986/87 al
Cinema Corso, dopo che nell’ aprile ’86 ci eravamo costituiti
ufficialmente con atto notarile con l’attuale denominazione e con
l’affiliazione alla Federazione Italiana Cineforum (F.I.C.), uno degli
organismi maggiormente rappresentativi del settore.
Ma già negli anni precedenti alcuni dei soci fondatori
collaboravano all’organizzazione di un cineforum allora gestito
direttamente dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Domodossola.
Piano piano nella mente di questo gruppo di inguaribili
cinefili si fa strada un’idea (promossa e caldeggiata, gli va dato merito,
dall’allora neo-assessore alla Cultura Rocco Cento): perché non tentare di
dare vita ad un’associazione culturale che gestisse in prima persona
l’organizzazione della stagione del cineforum e che si ponesse anche altri
obiettivi, sempre nell’ottica della diffusione e della valorizzazione del
cinema di qualità?
Il primo nucleo di soci fondatori (formato oltre che dal
sottoscritto, da Riccardo Svilpo, Angelo Marenzana, Luisella De Filippi,
Ilario Placanica e Antonella Tellini) ha subito negli anni, come è
naturale, parecchie trasformazioni, e mentre alcuni amici si
allontanavano, vuoi per le vicissitudini della vita, vuoi per esperienze
in altri campi, nuovi cinefili li sostituivano: oggi il Direttivo
dell’Associazione è costituito, oltre che dal sottoscritto e da Riccardo
Svilpo, da Renato Venturiello, Graziella Giovannacci e Sara
Musetti.
Cosa siamo riusciti a fare in questi 15
anni?
Il bilancio, pur tra luci ed ombre, ci sembra si possa
considerare positivo.
Siamo riusciti a portare a Domodossola pellicole che,
senza tema di smentita, non sarebbero mai passate: quando mai avremmo
visto, cito a braccio fra i quasi 300 film che abbiamo proposto negli
anni, “Il raggio verde” di Rohmer, “Sacrificio” di Tarkovskij, “Il ventre
dell’architetto” di Greenaway, “Mississippi burning“ di Parker, “Un angelo
alla mia tavola” della Campion, “Riff raff” di Loach, “Un cuore in
inverno” di Sautet, “Carlito’s way” di De Palma, “Once were warriors” di
Tamahori, “Smoke” di Wang, “Segreti e bugie” di Leigh, “Central do Brasil”
di Salles?
Quando avremmo potuto conoscere nuovi autori emergenti
come Kaurismaki, Hartley, Soldini, Mazzacurati, Archibugi, Turturro, Lee
(Spike e Ang), Egoyan, Calopresti?
Quando ci saremmo avvicinati a cinematografie così
lontane e diverse dalla nostra e perciò affascinanti, come quelle cinese,
indiana, taiwanese, australiana, turca, iraniana, tanto per citare
qualcuno dei paesi di cui abbiamo proposto film?
Abbiamo anche tentato, con alterna fortuna, di
proporre film in lingua originale sottotitolati, sia nell’ambito della
normale stagione (1991/92 e 1992/93), sia con una rassegna indipendente di
film in lingua spagnola (“Terra di Spagna” nel 1988).
Abbiamo proposto e offerto gratuitamente (e continuiamo a
farlo) cicli di film per i ragazzi delle scuole elementari e medie domesi,
ricevendo significative attestazioni di gradimento dalle scuole
coinvolte.
Abbiamo attivato in passato corsi di educazione al
linguaggio filmico rivolti ai docenti, tenuti dal nostro Presidente
nazionale, nonché Direttore della rivista Cineforum, Bruno
Fornara.
Da tre anni organizziamo alla fine della stagione,
quattro incontri di lettura critica di film presenti nella stagione,
curati dal critico AIACE di
Torino, dott. Michele Marangi.
Abbiamo collaborato con il Formont nella realizzazione
delle due edizioni del “Ciak si mangia”, rassegne cinematografiche ed
enogastronomiche che tanto successo hanno riscosso tra il
pubblico.
Abbiamo collaborato con la Pro Loco per la realizzazione
del ciclo di film estivi in piazza “E state con noi”.
Abbiamo infine collaborato con chiunque, ente pubblico o
privato, abbia chiesto la nostra consulenza in campo cinematografico,
mettendo a disposizione il nostro archivio di recensioni critiche,
composto da più di 3000 schede.
Riteniamo quindi che nel corso di 20 anni di attività,
l’Associazione Cineforum Domodossola sia riuscita a guadagnarsi un posto
di rilievo nel panorama culturale domese, consapevoli di avere lavorato
con passione e serietà, avendo un unico obiettivo, quello di andare alla
ricerca del buon cinema, ovunque si nasconda, per mostrarlo ad un pubblico
che, come scrisse l’amico Bruno Fornaia, “sia ancora disponibile alle
avventure dell’intelligenza, agli itinerari sconosciuti, alle scoperte
inattese”.
Mauro Magrì
Presidente dell’Ass. Cineforum Domodossola
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